L’Astm di Beniamino Gavio potrebbe aderire all’offerta pubblica di acquisto lanciata due sere fa da Pietro Salini, il socio di controllo, che già possiede il 29,84% del capitale di Impregilo. L’Opa consentirebbe a Gavio di realizzare una plusvalenza di 70 milioni e di incassare complessivamente 470 milioni dalla cessione della sua quota del 29,9%. L’offerta prevede il pagamento di 4 euro per ciascun titolo ceduto tra il 15 marzo e il 15 aprile del 2013. Un premio del 4% circa sui 3,80 euro dell’ultimo prezzo pre-Opa fissato a Piazza Affari.
A tale proposito, dal gruppo di Tortona le bocche sono cucitissime e si evidenzia solo come non sia stata ancora presa alcuna decisione al riguardo. Il mercato tende a considerare più probabile l’ipotesi che i Gavio vendano ed escano dal capitale di Impregilo. Le altre due ipotesi sarebbero quelle di una mancata cessione, restando quale socio di minoranza, ma con potere decisionale nullo, malgrado il 29,9% posseduto in Impregilo, mentre il gruppo si sarebbe consigliato con gli analisti di Nomura anche per cercare di verificare le eventuali condizioni per rilanciare con una contro-Opa.
Quest’ultimo sarebbe lo scenario più desiderato dai piccoli azionisti, perché una guerra tra Opa spingerebbe in alto il prezzo offerto. Tuttavia, sembra molto improbabile che Tortona si lanci in una tale iniziativa, visto che altrimenti avrebbe dovuto lanciare essa per prima, dopo avere perso il controllo la scorsa estate.
Gli analisti concordano sulla correttezza del prezzo offerto dai Salini, in quanto comprensivo del dividendo da un miliardo in arrivo nei prossimi mesi e del premio per l’adesione, che si configura superiore del 20% alle quotazioni medie degli ultimi due mesi.