Si complica la partita per la cessione di Ti Media, la controllata Telecom Italia, a capo delle reti televisive La7 e Mtv. Le ultime indiscrezioni parlano di un quarto trimestre peggiore delle stime, che erano già pessime, tanto che si vocifera che la società possa avere chiuso il 2012 con una perdita fino a 120 milioni, contro il rosso di 54 milioni dei primi nove mesi dell’anno. Il consensus si attesta sui 100 milioni e gli stessi ricavi lordi potrebbero non avere superato i 175 milioni di euro, sebbene dati ufficiosi parlerebbero di 200 milioni.
In ogni caso, le attese ancora una volta tradite non giocherebbero in favore della cessione della società, dato che l’ex monopolista avrebbe fatto sapere di non avere intenzione di abbassare le pretese sul prezzo di vendita delle reti e dei multiplex.
Per questo, sono due i soggetti rimasti ancora in campo per l’asta: il fondo Clessidra di Carlo Sposito e Cairo Communications di Urbano Cairo. Erano quindici a inizio gara. La Cairo è la stessa società che al momento si occupa della raccolta pubblicitaria per le due reti e l’unica ad essere interessata ad esse, mentre Clessidra avrebbe confermato l’offerta da 300 milioni, ma a patto che ora vi siano dentro anche i preziosi multiplex.
La gara potrebbe proseguire con un unico interessato, in seguito all’alleanza Clessidra-Cairo. Tuttavia, rumors vorrebbero che Telecom sia pronta a togliere dal mercato Ti Media, in considerazione delle difficoltà riscontrate per la vendita e i vari rinvii per la stessa. Ipotesi che allontanerebbe la compagnia, però, dall’obiettivo di ridurre il debito a 27,5 miliardi entro l’anno.
Sta di fatto che gli elogi della stampa e della critica verso La7 restano senza conseguenze sul piano dei conti. Mentana, Lerner, Gruber, Santoro e altri non hanno fatto il miracolo. Anzi, qualcuno sta già pagando per i dati negativi in termini sia di ascolti che di ricavi dalle proprie trasmissioni.