Entro oggi dovrebbe essere formalmente raggiunto un accordo definitivo in Europa per il rilascio della tranche da 31,5 miliardi di aiuti alla Grecia. Lo riporta l’agenzia France Presse, secondo cui un’intesa preliminare sarebbe stata già trovata lo scorso sabato in teleconferenza tra i 17 rappresentanti dell’Eurozona.
Una conference call di appena 90 minuti, per stringere il più possibile sul capitolo incredibilmente lungo degli aiuti ad Atene.
Per prima cosa, sarebbe stato concordato l’abbassamento del tasso di interesse sul primo programma di aiuti varato nel 2010, anche se non si è fissato di preciso il nuovo livello dei tassi. Secondariamente, i 17 avrebbero concesso alla Grecia la possibilità di utilizzare parte dei realizzi ottenuti dalla BCE, a proposito dei bond ellenici in suo possesso. Una novità molto forte, dato che questa misura si configurerebbe quale finanziamento del debito di uno stato membro, vietato dallo Statuto di Francoforte.
Terzo punto, poi, riguarderebbe anche il sostegno che la Grecia riceverebbe dal Fondo salva-stati, grazie a cui Atene otterrebbe liquidità utile a riacquistare il proprio debito sul mercato a un prezzo pari a un terzo del suo valore. La misura, stando a quanto trapelato nei giorni scorsi, dovrebbe ammontare a una decina di miliardi.
Ma una notizia dell’ultim’ora vorrebbe che alla Grecia sia concesso un secondo “haircut”, ossia un nuovo taglio nominale dei suoi titoli del debito pubblico, dopo il primo già effettuato a marzo di quest’anno. L’obiettivo sarebbe tendere a un rapporto tra debito e pil del 70% (oggi siamo al 144%), anche se il provvedimento potrebbe essere attuato nel 2015.
Tutti, comprese Germania e Olanda, avrebbero preso atto che la soluzione vera per i greci sarebbe condonare loro parte consistente del debito accumulato.