Il consorzio energetico Southstream ha approvato il progetto per la costruzione del gasdotto, che partendo dal Mare del Bering arriverà sino all’Europa. In particolare, il piano è stato sottoscritto al quartier generale dell’Eni a San Donato e prevede il passaggio per 900 km attraverso il Mar Nero. Il costo complessivo dell’opera è di 16 miliardi, di cui 6 miliardi per il tratto a terra e 10 miliardi per quello in mare. Il gasdotto sarà lungo complessivamente 3.600 km e avrà una capacità massima di 63 miliardi di cubi all’anno.
Southstream è partecipata Gazprom al 50%, Eni al 20%, Edf e Wintershall (Bsf) al 15% ciascuna. L’inizio dei lavori dovrebbe partire il prossimo 7 dicembre, anche se le trivellazioni nel Mare di Bering non dovrebbero iniziare prima del 2015, semmai al 2014, qualora si facesse in fretta.
Il gasdotto non attraverserà l’Ucraina, permettendo l’arrivo del gas russo in Europa, bypassando lo stato che spesso è entrato più in tensione con Mosca per ragioni economiche e politiche.
Inizialmente era stato previsto il passaggio dal Canale di Otranto, in Puglia, ma successivamente si è annullato il tratto, anche se per l’Italia resterà in auge Tarvisio. Il piano prevede anche l’attraversamento della Serbia, grazie all’accordo firmato con il Paese, che dovrebbe creare 2 mila posti di lavoro con 1,5 miliardi di investimenti.
Nell’accordo firmato a San Donato è stata anche prevista la possibilità per i soci di minoranza di fuoriuscire dal progetto, qualora non fossero soddisfatte determinate condizioni.