Il gruppo assicurativo Generali archivia positivamente i primi nove mesi dell’anno. Da gennaio a settembre 2012, la compagnia ha registrato un utile netto di 1,164 miliardi di euro, in crescita del 37,3% sui primi nove mesi del 2011. Il risultato operativo del periodo si è attestato a 3,292 miliardi, in crescita del 9,4%, così come positivo è stato anche l’andamento della raccolta premi, salita dell’1,8% a 51 miliardi.
Grazie a questi dati, il patrimonio netto è cresciuto del 24,1% a 19,2 miliardi dai 15,5 miliardi di fine 2011. Il dato del risultato operativo sarebbe in perfetta linea con le previsioni, che vengono confermate a un target per l’intero esercizio tra 3,9 e 4,5 miliardi. A fine dicembre ci si attende di arrivare almeno a 4 miliardi.
Ottimo l’andamento anche del Solvency 1, salito al 145% dal 130% di fine giugno. Sul dato ha influito positivamente per il 2,3% anche la cessione della compagnia israeliana Migdal.
Analizzando il risultato operativo per ciascun ramo, si apprende che quello Vita è balzato del 16,5%, mentre è calato nel ramo Danni, per via di sinistri per complessivi 311 milioni, contro gli appena 96 milioni dei primi nove mesi del 2011. Da solo, il terremoto in Emilia ha pesato per 156 milioni. Pertanto, il risultato operativo è sceso da 1,204 miliardi a 1,158 miliardi. E, tuttavia, anche in questo ramo è salita la raccolta premi del 4,7%.
La compagnia prevede di confermare lo stesso livello di raccolta del 2011 per il ramo Vita, mentre dovrebbe crescere la raccolta per il Danni. Intanto, Sergio Balbinot, nuovo Chief insurance officer di Generali, ha formalizzato le sue dimissioni da amministratore delegato, quindi, anche da consigliere di amministrazione e da componente dell’organo esecutivo.