Le transazioni sospette sono aumentate del 77% e dalla Banca d’Italia questo sarà ricordato come l’anno del boom della lavanderia finanziaria. Tra il riciclaggio di denaro sporco e le operazioni legate allo scudo fiscale e finanziamento del terrorismo, sono state segnalate oltre 37mila operazioni sospette, il dato più alto dal 1997.
Di fatto si tratta di un trend in continua accelerazione: 16% nel 2008, 44% nel 2009 e 77% nel 2010. Il bilancio Shock è stato tracciato dall’Unità informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia. Come si legge del rapporto degli 007 di Palazzo Koch, c’è stato un boom anche delle segnalazioni trasmesse all’autorità giudiziaria, passate da 18 mila a 27 mila ( 43%)nell’arco di 12 mesi.
La mole delle attività sospette è in continuo incremento, basta pensare che appena due anni fa furono trasmesse agli inquirenti meno di 6 mila dossier. Un capitolo particolare è quello dedicato allo scudo fiscale, la sanatoria contabile voluta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha fatto emergere attività per 104 miliardi di euro e ne ha fatti incassare altri 5.6 allo Stato sotto forma di gettito.
Nel mirino degli investigatori sono finite 701 operazioni di rientro sospettate di essere in qualche modo legate ad attività criminali o illecite. 304 di queste sono state segnalate nella sola Lombardia, ma soprattutto a Milano nel solo capoluogo lombardo gli intermediari hanno individuato quasi 280 operazioni di rientro sospette, un enormità rispetto alle 109 di Roma.
Esaminando la relazione dell’Unità di informazione finanziaria, emerge chiaramente come i furbetti dello scudo fiscale siano soprattutto presenti nel Nord Italia, visto che al di sotto del Tevere solo a Napoli e provincia si hanno visti solo 39 casi. Nonostante tutto, si tratta ancora di dati incompleti ed arrotondati per difetto, come ha sottolineato Mario Draghi. «al funzionamento del sistema partecipano fattivamente solo gli intermediari finanziari e, tra questi. soprattutto le banche».
Anche tra queste «oltre 200, più di un quarto dei sistema, nel 2010 non hanno trasmesso nessuna segnalazione». Nel complesso le operazioni strettamente legate ad attività di riciclaggio sono state. 37.047 concentrate soprattutto tra le province di Roma e Milano. Per quanto riguarda il finanziamento del terrorismo, invece. nel 2010 si è registrata una battuta d’arresto delle operazioni sospette: solo 274 contro le oltre 400 dell’anno precedente, concentrate soprattutto in Lombardia.
Nella regione si concentra il centro del terrorismo finanziario italiano. Consultando le black list del Us Department of the Treasury (il dipartimento del Tesoro americano) e dell’Onu, emerge come su 78 soggetti presenti in Italia oltre 40 siano dislocati nella sola Lombardia, e di questi ben 25 si trovino in Milano. Sono per lo più tunisini ed algerini, ed in molti casi hanno già scontato mesi, se non anni, di galera per reati associati al terrorismo internazionale.
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