E’ andato ieri di scena un forte scontro tra la Germania di Angela Merkel e la Francia di François Hollande, alla prima giornata dell’Eurogruppo, dedicata alla crisi dell’Eurozona e alla soluzione di determinate problematiche connesse, la prima delle quali riguarda la proposta tedesca di istituire un commissario europeo ai bilanci nazionali, con poteri di controllo, di intervento diretto e di veto sulle politiche fiscali dei governi nazionali.
Il presidente francese ha giudicato molto negativamente la richiesta che la collega aveva lanciato al Bundestag ieri mattina, sostenendo che la Merkel starebbe pensando solo alle prossime elezioni e non ai problemi dell’Europa.
Tuttavia, i primi no all’idea sono arrivati proprio dall’interno e, addirittura, dalla stessa maggioranza di centro-destra che sostiene la Merkel, in particolare, dai conservatori bavaresi della CSU e dagli alleati liberali della FDP.
Un primo passo avanti, invece, è stato compiuto con riguardo alla supervisione bancaria. L’Eurogruppo ha approvato un’intesa, per cui sarà la BCE a stabilire i tempi in cui tale vigilanza sarà operativa nel 2013, fermo restando che dal primo gennaio 2014 essa sarà estesa a tutti gli istituti bancari dell’Eurozona. Ricordiamo come i tedeschi, che pure avevano proposto l’idea, erano schierati per una vigilanza accentrata solo sui grandi istituti, non su tutte le banche.
Quest’ultimo punto è essenziale ai fini dell’erogazione dei nuovi aiuti alla Spagna. La Germania ritiene che le banche iberiche potrebbero ricevere sostegno finanziario diretto, solo qualora vi fosse già una vigilanza accentrata e dopo un appropriato periodo di rodaggio. Cosa, che farebbe slittare le erogazioni a parecchi mesi più in là. Il premier Rajoy, tuttavia, si è pronunciato per un sostegno solo diretto, in quanto l’ipotesi di passare per un meccanismo pubblico indiretto farebbe formalmente salire l’entità del debito pubblico spagnolo.