E alla fine è stato solo il fondo italiano di private equity, Clessidra, a farsi avanti per l’acquisto di La7. Il fondo guidato dall’ex manager Fininvest, Carlo Sposito, affiancato dal manager Marco Bassetti, che è stato dirigente Endemol, quando la casa di produzione olandese era sotto il controllo Mediaset, ha ufficializzato il suo interesse non vincolante per l’acquisto di La7 e i multiplex, oggi controllati da TiMedia.
L’offerta sarebbe di 450 milioni, di cui 300 milioni cash e 150 milioni attraverso assunzione di debito. La rete televisiva è oberata da debiti per 200 milioni e alla fine di giugno produceva perdite per 35 milioni. Tanto che Ernst&Young ha indicato in 81,3 milioni il valore reale di mercato della società nel suo complesso.
La ben più generosa offerta di Clessidra sarebbe, quindi, un modo per tentare il presidente Telecom, Franco Bernabé, che si era detto indisponibile a cedere La7 a qualsiasi prezzo.
Tuttavia, l’ipotesi che al momento risulterebbe tra le maggiori consisterebbe in una sorta di spezzatino della società, che passerebbe per la separazione tra TV e multiplex. Questi sarebbero, in realtà, il vero obiettivo degli investitori, perché grazie ai contratti pluriennali già sottoscritti, essi garantirebbero incassi certi.
Giovedì si terrà l’apertura della data room e stando agli ambienti Telecom, la procedura potrebbe essere più complessa di quella di un’assegnazione all’asta, visto che le proposte giunte alla proprietà sarebbero molto libere e ampie. Oltre a Clessidra si parla di manifestazione di interesse anche da H3G, sebbene la società telefonica si sia trincerata dietro un ferreo e classico “no comment”.
Il titolo, intanto, sembra avere perso il vigore acquisito nelle sedute precedenti, quando per l’acquisto erano circolati nomi come Mediaset, Sky, Gruppo Espresso. Ieri, ha chiuso a 0,186 euro.
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