Torna a fare discutere di sé e con paura la Grecia. Secondo il settimanale tedesco “Der Spiegel”, i funzionari della Troika (UE, BCE e FMI) avrebbero scoperto un buco di bilancio di 20 miliardi per le casse pubbliche di Atene, contro gli 11,5 miliardi preventivati. I funzionari avrebbero sospeso gli incontri con l’esecutivo per una settimana, anche se da fonti ufficiali la sospensione non sarebbe messa in relazione all’entità dei conti.
Dunque, le misure di austerità che il governo di Antonis Samaras si accinge a varare e per complessivi 11,5 miliardi risulterebbero in sufficienti, visto che il buco fiscale sarebbe quasi il doppio.
Entro la fine del mese, la Troika dovrà emettere un giudizio definitivo su tali interventi, in modo da fornire considerazioni utili all’Eurogruppo dell’8 ottobre, chiamato ad esprimersi sul rilascio della nuova tranche da 31 miliardi.
Le cifre ufficiali del governo greco parlano, invece, di una riduzione del deficit nel 2012 di un terzo, rispetto all’anno precedente: 12,3 miliardi, contro i 18,6 miliardi del 2011 e migliore dei 15,2 miliardi stimati. Il disavanzo primario scenderebbe a 1,2 miliardi, contro i 5,9 miliardi dell’esercizio passato.
Tuttavia, per effetto di una recessione più profonda del previsto, il disavanzo si dovrebbe attestare in crescita all’1,5% del pil, mentre era dell’1% nel 2011.
Se la notizia del settimanale tedesco fosse confermata, la coalizione eterogenea al governo in Grecia avrebbe molte più difficoltà nell’approntare un nuovo piano di austerità e tornerebbe lo spettro del default e della conseguente uscita di Atene dall’Eurozona.
Non è un caso, stando sempre a “Der Spiegel”, che l’Esm potrebbe essere accresciuto fino a 2 mila miliardi di euro, contro gli attuali 500 miliardi, in modo da essere pronto a salvataggi non solo della Grecia, ma anche in favore di altri stati, come Italia e Spagna.
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