Fino alle prime ore di questa mattina, i rappresentanti della Troika (UE, BCE e FMI) si sono incontrati ad Atene con i ministri del governo di Antonis Samaras, al fine di raggiungere un’intesa sul nuovo piano di austerità da 11,5 miliardi, necessario per lo sblocco della nuova fetta di aiuti, la sola in grado di consentire al Paese di evitare a breve il default e la fuoriuscita dall’Eurozona.
Stando a quanto riporta una fonte anonima del governo greco, non ci sarebbe ancora un accordo complessivo, ma un’intesa sarebbe stata raggiunta sull’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, che porterebbe i greci agli stessi livelli dei colleghi europei.
La misura vale da sola 1,1 miliardi. Tuttavia, ora resta necessario trovare almeno altri 10,5 miliardi circa, anche se i risparmi richiesti potrebbero essere maggiori, dato il possibile rinvio di due anni degli obiettivi di bilancio.
Una soluzione concordata dovrà essere trovata entro la fine di settembre, in modo da avere il tempo necessario per mettere a punto un piano, da presentare all’Eurogruppo dell’8 ottobre.
Circola un’aria più ottimistica sulle sorti di Atene, cosa che sta in queste ore spingendo le borse europee al rialzo e gli spread in calo.
Ciò, nonostante le stesse stime del governo italiano siano state riviste al ribasso su crescita e deficit nel 2012 e 2013. Niente obiettivo di bilancio l’anno prossimo, malgrado gli immensi sacrifici chiesti agli italiani. Il disavanzo dovrebbe attestarsi al 2,6%, contro uno sforamento previsto allo 0,5%.
In netta crescita il rapporto tra debito e pil, rivisto per quest’anno al 126,4% contro il precedente calcolo del 123,4%. E il pil dovrebbe scendere nel 2012 del 2,4% (-1,2% precedentemente previsto) e dello 0,2% nel 2013 (da +0,5%).