Nel primo pomeriggio di oggi si conosceranno i risultati del board mensile della BCE, chiamato ad esprimersi sui tassi di riferimento e sul cosiddetto “piano anti-spread”, fortemente voluto dal governatore Mario Draghi, ma avversato tenacemente dalla Bundesbank e dalla coalizione germanica interna a Francoforte. Le indiscrezioni vorrebbero che il consiglio direttivo voti in favore del piano Draghi, ma restano le criticità su misure non accettate dai tedeschi e la cui realizzazione dipende in grossa parte proprio dalla loro accettazione.
E’ probabile, ma non scontato, che il governatore oggi annunci un taglio ulteriore dei tassi di 25 punti base, portandoli dallo 0,75% allo 0,50%. Tuttavia, c’è chi pensa che il taglio possa essere rinviato ad ottobre.
Ad ogni modo, la notizia più attesa resta l’annuncio del varo di un piano di acquisti illimitati di bond pubblici in crisi, ossia di BTp e Bonos, con scadenza fino ai 3 anni. Tali acquisti dovrebbero essere poi regolarmente sterilizzati, come avveniva col Securities Market Programm, in modo da non accrescere la massa monetaria in circolazione.
L’acquisto dei titoli di medio-lungo termine spetterebbe ai fondi Efsf-Esm, sebbene su questo punto pende la decisione dei giudici costituzionali tedeschi di Karlsruhe, chiamati ad esprimersi sulla legittimità dell’Esm e la cui sentenza è prevista solo per il 12 del mese.
Trattandosi di un punto qualificante del piano anti-spread, oggi non potranno essere sciolti tutti gli interrogativi degli analisti e investitori, pertanto, è probabile che un certo tasso di delusione possa registrarsi. Ma l’andamento dei Treasuries di ieri, con i decennali in crescita all’1,59%, segnalerebbe una certa convinzione dei mercati che Draghi non dovrebbe deludere sul nodo degli spread.
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