Avevamo recentemente parlato della situazione tesa in Alitalia quando poche settimane fa i sindacati avevano incontrato l’azienda per scongiurare licenziamenti e un uso molto massiccio della cassa integrazione straordinaria (per maggiori dettagli clicca qui): finalmente la situazione si è sboccata.
L’intesa firmata da Alitalia e sindacati di categoria prevede la cassa integrazione straordinaria, ma volontaria per un numero di dipendenti che che può arrivare fino a 700 tra il personale di terra e quello di viaggio. Il periodo andrà dai 12 mesi ai 48 mesi, ma con la facoltà di passare poi per 3 anni alla mobilità, per maturare i requisiti per la pensione. Gli ammortizzatori sociali dell’Alitalia però sono diversi da quelli di cui solitamente si parla, dato che all’assegno dell’INPS si somma una integrazione del Fondo del trasporto aereo, arrivando a coprire circa l’80% del reddito effettivo.
In aggiunta è prevista una trasformazione dei contratti in part-time per 550 assistenti di volo, permettendo all’azienda di far rientrare 160 ulteriori assistenti di volo, che al momento si trovano in cassa integrazione straordinaria, sostanzialmente riducendo a zero il numero di hostess e steward in cassa (a fronte dei livelli attuali).
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