Parmalat Spa comunica che si è tenuto, con la presidenza del Prof. Raffaele Picella, il Consiglio di Amministrazione della Società che ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2010 ed ha convocato l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti.
Il fatturato netto risulta pari a 4.301,0 in crescita di 336,2 milioni (+8,5%) rispetto ai 3.964,8 milioni del 2009 a seguito della buona performance di Canada e Australia, al consolidamentodelle attività di Parmalat Food Products acquisite nel luglio 2009 e all’indebolimento dell’euro nei confronti delle principali valute in cui il Gruppo opera. Tali fattori hanno più che contrastato l’andamento negativo dei volumi, soprattutto in Venezuela, la scelta di razionalizzazione del portafoglio prodotti a minor margine in Sud Africa, nonché il calodei volumi in particolare nelle bevande a base frutta in Italia essenzialmente per i fattori climatici.
Il margine operativo lordo risulta pari a377,3 milioni di euro, in aumento di 9,5 milioni (+2,6%) rispetto ai 367,8 milioni di euro del 2009. In particolare, per quanto riguarda i principali Paesi: In Italia il fatturato netto si attesta a963,3 milioni di euro (992,6 milioni di euro nel 2009), con una flessione di circa il 3% rispetto all’anno precedente. In uno scenario di debole ripresa economica, la fiducia e la propensione all’acquisto dei consumatori sono rimaste basse.
I consumi alimentari risultano in flessione e in molti mercati si è assistito ad una generalizzata diminuzione dei prezzi, per l’aumento delle attività promozionali, lo sviluppo delle private label e del canale discount. In tale contesto, Parmalatha mantenuto sostanzialmente stabile la propria posizione di leadership nella categoria latte UHT, in particolare grazie agli investimenti promo-pubblicitari a supporto delle categorielatte Parmalat e Zymil alta digeribilità, ad attività di co-marketing e ad importanti attivitàdi comunicazione sul latte Blu Premium e su selezionati marchi locali.
Il margine operativolordo si attesta a 95,4 milioni di euro, in diminuzione del 14,9% rispetto ai 112,0 milioni di euro del 2009 principalmente a seguito di:
• maggiori costi della materia prima latte recuperati parzialmente attraverso un aumento dei prezzi di listino del latte UHT a partire dal mese di ottobre;
• utilizzo della leva promozionale, principalmente nella prima parte dell’anno, per aumentare la competitività e fronteggiare l’aggressività dei competitor in particolare sul latte pastorizzato;
• problematiche produttive e commerciali della controllata Latte Sole;
• effetti dovuti all’incendio avvenuto in agosto presso lo stabilimento di Centrale del Latte di Roma, quasi integralmente compensati dal rimborso assicurativo.
In Europa, esclusa Italia, il fatturato netto si attesta a 152,0 milioni di euro, in aumento rispetto ai 135,9 milioni di euro dell’anno precedente; il margine operativo lordo si attesta a 11,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 18,4 dell’anno precedente. In Russia si registra un aumento dei volumi del latte UHT determinato principalmente da una ripresa dei consumi, nonché da una politica commerciale più incisiva che ha permesso di recuperare le posizioni perdute durante il 2009. In termini di redditività, l’esercizio in corso è stato negativamente influenzato dalla protratta siccità estiva con ripercussioni negative sulle quantità di latte crudo a disposizione sul mercato interno e notevole rialzo del prezzo, non trasferibile interamente sul consumatore finale. In Portogallo il mercato è stato influenzato dall’andamento dell’economia del Paese e da uno scenario che si presenta difficile per lo scarso potere d’acquisto da parte dei consumatori; in tale contesto in cui si è assistito ad un rafforzamento delle private label che hanno adottato una politica di abbassamento dei prezzi, Parmalat ha indirizzato la crescita nei segmenti ad alto valore aggiunto come il latte aromatizzato, panna e besciamella.
Nel corso del 2010, Parmalat ha continuato a crescere anche nei due segmenti più importanti della categoria, natural e processed cheese. Nel mercato del latte Parmalat conferma la terza posizione su base nazionale con una quota avalore del 20%, stabile rispetto all’anno precedente. Parmalat continua a guadagnare quota nel segmento del delattosato che si conferma, insieme al microfiltrato, uno dei più interessanti, in termini di crescita, tra quelli “premium”.
Nel mercato dello yogurt, che continua a crescere in modo sostenuto, Parmalat è al secondo nell’English Canada e al terzo posto a livello nazionale, ove mantiene la propria posizione, nonostante la forte competizione nella categoria, anche grazie all’ingresso in Québec. In Australia il contesto economico sta beneficiando dell’effetto indotto esercitato dall’economia della Cina, forte importatore di commodity di cui l’Australia è ricca. Tuttavia nel segmento retail si registra una crescente attenzione ai prezzi di acquisto che porta i consumatori a privilegiare prodotti a basso prezzo e le marche private soprattutto nei mercati dei prodotti di base. In tale scenario, il fatturato netto consolidato (Parmalat Australia e Parmalat Food Products) in valuta locale passa da 901,6 a 1.070,4 milioni di dollari australiani con un incremento del 18,7%.
Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato il progetto di bilancio da sottoporre all’assemblea degli azionisti che prevede, tra l’altro, il pagamento del dividendo per ognuna delle 1.735.386.326 azioni ordi arie emesse alla data del 18 febbraio 2011. L’ammontare totale del dividendo per l’esercizio 2010 ammonta a euro 62.473.908, pari a 0,036 euro per azione. Qualora l’Assemblea degli Azionisti approvi la suddetta proposta di pagamento del dividendo, questo verrà posto in pagamento il 21 aprile 2011, con data di “stacco” cedola in Borsa il 18 aprile 2011.
fonte dati parmalat.it
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