Con l’asta di ieri dei BTp a 5 e a 10 anni, il Ministero dell’Economia e Finanze ha comunicato di avere raggiunto l’obiettivo di raccolta del 66% del piano di emissioni previsto per l’intero 2012. Quanto al mese di agosto, saranno quattro le aste: il 13 e il 29 per i BoT e il 28 e il 30 per i BTp. Cancellata un’unica asta, quella inizialmente prevista per il 14.
Intanto, anche il buon esito dell’emissione di ieri, con rendimenti in lieve calo e domanda sostenuta, è da legare alle attese dei mercati per un intervento deciso della BCE.
La prima mossa potrebbe arrivare già il prossimo 2 agosto, quando il board si riunirà per decidere il nuovo livello dei tassi. Un nuovo taglio dello 0,25% potrebbe essere annunciato in quella sede, anche se qualcuno ipotizza che possa essere rimandato a settembre.
Ma l’asso nella manica sarebbe il ripristino di un nuovo Securities Market Programm, ossia un piano di acquisto di bond pubblici. L’ipotesi è che Francoforte possa fissare un tetto massimo dei rendimenti per BTp e Bonos, pur senza dichiararlo, oltre il quale scatterebbe gli acquisti. Tuttavia, tale misura si configurerebbe quale intervento monetario diretto, mentre è più probabile che ad essere fissato sia un livello massimo di spread per ciascun Paese in crisi.
Non si esclude, infine, che la BCE possa intervenire con acquisti di obbligazioni private, anche se il mercato non sarebbe molto grande. Quest’ultima misura avrebbe l’effetto di un impatto deciso e diretto sull’economia privata, evitando che imprese e banche siano costrette a indebitarsi a livelli inusitatamente alti dei tassi.