L’agenzia di rating Moody’s, nella notte, ha comunicato di avere retrocesso il suo giudizio sui titoli di stato italiani, portandolo da A3 a Baa2, due gradini in meno. E l’outlook resta negativo. La notizia si è diffusa nelle stesse ore in cui il premier Mario Monti stava volando negli USA, dove lo attende un incontro sulla new economy e big media nello stato dell’Idaho.
Secondo l’agenzia, gli investimenti esteri verso l’Italia si stanno riducendo e il costo di finanziamento del nostro debito sta crescendo. Tra i fattori negativi che hanno inciso sull’ennesimo declassamento c’è anche il peggioramento del quadro economico, con un pil in calo nel 2012 di almeno il 2%. Pertanto, aggiunge, Moody’s, nonostante le misure positive del governo per raggiungere gli obiettivi fiscali, il pareggio di bilancio si allontana.
Grava negativamente sull’Italia anche lo scenario di Grecia e Spagna, con l’accresciuta probabilità di un contagio. Infine, l’agenzia non nasconde che la politica italiana sarebbe, a suo dire, fonte di rischio, con l’avvicinarsi della data delle elezioni.
Moody’s vede l’economia italiana in recessione e la disoccupazione in crescita, cosa che rende più duro il peso dell’austerity e delle riforme sulla popolazione.
Il declassamento giunge proprio nel giorno dell’asta dei nostri BTp, mentre ieri l’esito dell’asta dei BoT a 12 mesi ha segnato un punto molto favorevole alla fiducia verso il nostro Paese, con un netto calo dei rendimenti, scesi dal 3,972% di giugno al 2,697%.
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