Italia contro Germania: 2 a 0. Non è esattamente il risultato della Nazionale agli Europei di calcio di ieri sera, ma la botta complessiva subita dai tedeschi in poche ore. La Germania esce battuta dall’Italia con due reti di Balotelli, ma anche la cancelliera Angela Merkel ha perso su tutta la linea, contro un inedito tosto Mario Monti, spalleggiato dal premier spagnolo Mariano Rajoy e dal presidente francese François Hollande.
Perché, coincidenze della vita, mentre gli Azzurri giocavano “la” partita, l’Italia era impegnata ieri sera e per quasi tutta la nottata a trovare una soluzione favorevole per superare la crisi. E così, dopo 13 ore estenuanti di trattative, con Roma e Madrid che hanno minacciato seriamente di non firmare l’intesa sul piano per la crescita da 130 miliardi, ecco che la Merkel ha dovuto cedere su uno dei punti più osteggiati da Berlino, ossia sul meccanismo anti-spread.
In sostanza, l’Esm, il Fondo europeo permanente salva-stati, potrà intervenire in favore dei titoli di stato dei Paesi virtuosi, ma in difficoltà. Ad esempio, per sostenere i nostri BoT e BTp, malgrado il premier abbia affermato in conferenza stampa di non avere intenzione di avvalersi di tale aiuto.
Nulla di preciso sui dettagli, perché saranno messi nero su bianco entro il 9 luglio dall’Eurogruppo, ma Monti preannuncia che gli stati che perseguono gli obiettivi fiscali concordati potranno chiedere l’intervento dell’Esm, ma senza l’istituzione di una Troika, che entrino in casa loro a sindacare.
Il meccanismo rappresenta uno “sblocco psicologico”, ha continuato il premier, che ritiene che i mercati potranno così ritrovare quella fiducia ad oggi mancata. Per l’Italia, un successo importante, perché il Fondo potrebbe adesso intervenire, acquistando i nostri titoli, qualora il differenziale di rendimento dovesse attestarsi a livelli inusitatamente alti, rispetto agli omologhi tedeschi.
Non si sarebbe parlato di una soglia oltre la quale intervenire, né si sa che il meccanismo potrebbe anche scattare automaticamente o solo su richiesta dei governi. Ma il premier non esclude, rispondendo a una domanda in tal senso, che l’Esm possa essere trasformato in una banca, per accedere alla liquidità della BCE.
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