I quattro grandi dell’Eurozona si vedranno oggi a Roma, in un incontro che si preannuncia difficile e allo stesso tempo molto cruciale. L’obiettivo sarebbe di trovare un’intesa sui lavori della prossima settimana al vertice europeo. Il premier Monti cercherà di fare fronte comune con Francia e Spagna, per convincere il cancelliere tedesco Angela Merkel a concentrarsi sulla crescita, passando per azioni che rendano più credibile l’Eurozona, come l’accentramento della vigilanza sulle banche.
Ma il punto centrale si chiama crescita. Il suo rilancio viene considerato essenziale anche dall’FMI, che non nasconde che l’Area Euro abbia raggiunto uno stadio critico della crisi, nonostante le azioni straordinarie dei vari stati, per scongiurarla e affrontarla.
L’istituto di Washington chiede che vi sia una vigilanza bancaria accentrata e una parziale mutualizzazione dei debiti sovrani, ossia che si introducano almeno forme parziali di Eurobond.
Non sarà facile riuscire a convincere la Germania su ciascuno di questi punti. Monti, tuttavia, metterà in chiaro che se dal vertice di oggi e da quello di fine giugno non usciranno risposte forti, il rischio sarebbe di un rigetto dell’Europa, che il premier intravede pure all’interno del nostro stesso Parlamento.
Rajoy si presenta oggi a Roma con numeri certi sugli aiuti per le sue banche: serviranno 62 miliardi per ricapitalizzare gli istituti iberici, meno dei 100 massimi previsti.
Dal canto suo, il presidente francese François Hollande è forte della vittoria ottenuta alle legislative della scorsa domenica, con i socialisti che hanno conquistato da soli la maggioranza assoluta dei seggi all’Assemblea Nazionale.
In ballo, oggi, non c’è una semplice trattativa tra capi di stato e di governo, ma il futuro e la credibilità stessi dell’Unione monetaria. Un eventuale fallimento sui punti concreti all’ordine del giorno sarebbe avvertito molto negativamente dai mercati e segnerebbe un punto di non ritorno per borse e anche la stessa politica degli stati europei.