Giornata particolarmente importante per la BCE, che oggi riunisce, come ogni mese, il suo board, per decidere cosa fare con i tassi di riferimento, che si attestano all’1% da sei mesi, il livello minimo mai raggiunto nella breve storia della banca centrale. Negli ultimissimi giorni si sono diffuse attese su un possibile taglio dei tassi, per andare incontro sia alla necessità dei mercati di godere di condizioni ancora più favorevoli per l’accesso al credito, sia per contrastare l’evidente contrazione dell’economia dell’Eurozona.
La decisione dovrà essere assunta a maggioranza, ma non è detto che i sì al taglio prevalgano. Contrari ci saranno certamente i tedeschi, rappresentati da Joerg Asmussen.
Nelle ultime ore, poi, si parla insistentemente della possibilità che il governatore Mario Draghi annunci presto una nuova asta Ltro, ossia un collocamento a rubinetto di prestiti triennali all’1%, in favore delle banche. Questa misura era stata già attuata due volte, a fine dicembre 2011 e a fine febbraio scorso, erogando oltre mille miliardi a basso costo alle banche dell’Eurozona.
Non pare, tuttavia, che l’obiettivo di rendere più agevole il credito alle imprese sia stato raggiunto, visto che le banche hanno utilizzato i fondi per risanare i bilanci e per lucrare sulla differenza tra il rendimento dei bond pubblici acquistati con quel denaro e il minore costo di restituzione dello stesso.
Una terza asta Ltro sarebbe nettamente contrastata dalla Germania, che sempre con Asmussen si era dichiarata contraria a un nuovo stimolo, che rischia solo di aggravare il legame perverso tra bilanci bancari e debiti sovrani.