Sul rapporto sulla crisi mondiale che è stato pubblicato dall’ILO, si trovano alcune misure anti-crisi. Queste misure consigliate dal report sono pensate per l’Europa e, quindi, potrebbero funzionare anche per l’Italia. Tutti i commenti e le misure proposte sono sempre orientate a un miglior equilibrio fra il rilancio dell’occupazione ed il risanamento fiscale, che comunque viene ritenuto fondamentale in un paese come l’Italia che ha il secondo debito pubblico più alto della UE, ma ne rappresenta anche una delle economie maggiori.
Occorerrebbe:
- bilanciare meglio l’austerity del paese e la sua crescita economica, anche stimolando la domanda interna con investimenti pubblici
- ridurre il divario fra gli stipendi (e le pensioni), l’inflazione e la produttività, puntando sul dialogo sociale e sulla contrattazione collettiva
- portare avanti la riforma del lavoro, tenendo buone le misure già intraprese, dare maggior spazio alla contrattazione aziendale ed alla riforma degli ammortizzatori sociali, ma bisogna cercare ancora ancora spazi per creare nuovi posti, per superare la segmentazione del mercato del lavoro ed il precariato soprattutto fra i giovani
- fra le priorità, bisogna favorire gli investimenti che creano occupazione, pensando in particolare proprio alle PMI «che forniscono la stragrande maggioranza dei posti di lavoro» ed «hanno bisogno di maggiori possibilità di finanziamento»
- snellire le procedure amministrative ed accorciati i tempi dei pagamenti della pubblica amministrazione.
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