Gli Usa e l’Europa di fronte allo spettro della stagflazione, ovvero del l’inflazione, quindi della crescita dei prezzi, unita ad un’economia che non cresce). In un momento in cui in Nordafrica è bloccato da una guerra civile con un elevato costo di sangue, di vite stroncate, di sofferenze umane e di mancata crescita, il resto del mondo resta a guardare: com’è va l’economia in Europa ed negli USA?
La crescita bloccata, o anche solo frenata fuori dai confini dei paesi interessati. Come? Secondo la teoria del caos il battito d’ala della protesta in Libia può provocare un tornado a miglia di chilometri di distanza.
Così le rivolte nel Nordafrica che hanno portato il petrolio a 100 dollari al barile costeranno alla Ue una bolletta energetica di 375 miliardi con un aumento supplementare di 76 miliardi nel 2011: un valore perfino superiore a quello del 2008, prima che si scatenasse la recessione globale dei subprime.
La poco rassicurante previsione arriva dal capo economista dell’Agenzia internazionale per l’energia, Fatih Birol, uno dei maggiori esperti internazionali in materia e va presa con molta attenzione.
Nonostante ciò possiamo notare che l’Effetto carburanti sui rincari, che a febbraio ha segnato l’aumento del 2,4%, al top da oltre due anni – Il Pil 2010 è salito oltre le attese ovvero del 1,3%.
L’inflazione ricomincia a crescere e la disoccupazione all’8,6%, con un record tra i giovani è in discesa A febbraio l’inflazione torna a crescere, spinta al rialzo ( 24%) da carburanti e dagli alimentari. Si tratta del dato peggiore dal novembre 2008, quando è stato toccato 112,7%.
Il rapporto deficit/Pil nello stesso anno è stato pari al 4,6%, quasi un punto in meno rispetto al 2009.
Nel mese di febbraio, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un aumento dello 0,3% rispetto al mese di gennaio 2011 e del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (era 2,1% a gennaio 2011) 1,5%.
L’inflazione acquisita per il 2011 è pari all’1,5%; l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è pari all’1,7%, in accelerazione rispetto all’1,4% di gennaio 2011 5,3%.
I trasporti: L’accelerazione dell’inflazione registrata a febbraio risente in primo luogo delle tensioni sui prezzi dei servizi, ed in particolare di quelli relativi ai trasporti. Un effetto di sostegno alla dinamica dell’indice generale deriva anche dall’andamento dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e dei beni alimentari.
Il prezzo della benzina è aumentato a febbraio dello 0,8% su base mensile, con una crescita annua dell’11,8%. Sale anche il gasolio per riscaldamento del 1,8% al mese , del 17,2% su base annua.
Le indicazioni economiche dell’Italia ci fanno ben sperare che l’inflazione possa essere una conseguenza delle ripresa.
Fonte Sole 24
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