Successo per l’asta di ieri del Tesoro, che ha raccolto complessivamente 12 miliardi di BoT a 3 e 12 mesi. Come ci si attendeva, sulla base dell’andamento dei collocamenti degli ultimi tre mesi, anche ieri si è registrato un calo deciso dei rendimenti.
La domanda ha ammontato in tutto a 19,5 miliardi, importo che gli analisti non ritengono esaltante, ma giustificato proprio dal livello ormai così basso dei rendimenti. In particolare, i BoT a tre mesi sono stati piazzati allo 0,492% lordo medio, in netta discesa dal precedente 1,9% di settembre.
Grande affermazione dei BoT a un anno, che hanno esitato il rendimento medio lordo più basso dall’agosto del 2010, ossia ben prima dello scoppio della crisi dei nostri bond. I titoli a dodici mesi, infatti, sono stati collocati all’1,405%, anch’essi in netto calo dal precedente 2,23% di febbraio e nemmeno confrontabili con l’apice del 6,08% raggiunto a novembre.
E il risultato di ieri è molto positivo anche in vista del collocamento di oggi di BTp a 3 e a 7 anni per una forchetta annunciata complessivamente tra 4,5 e 6 miliardi di euro.
Quando siamo ancora a metà di marzo, sappiamo che è stato già soddisfatto il 26,4% dell’intero fabbisogno di 450 miliardi del 2012. In particolare, il periodo più temuto era quello tra inizio anno e fine aprile, che vedeva il collocamento di 158 miliardi di euro in titoli di stato. Ad oggi risultano già collocati 119 miliardi, senza contare l’asta di oggi e i 24 miliardi disponibili sul conto del Tesoro. In altre parole, l’allarme tassi sembra essere rientrato.
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