Si è riposizionato su uno dei fondi bancari più schiacciati dalle vendite, ispirato dal clima generalmente più benevolo verso gli istituti di credito dopo la decisione della Banca centrale europea di inondare il sistema di liquidità a basso prezzo.
Gli asset manager interpellati da Reuters descrivono così la recente forte corsa di Monte dei Paschi di Siena in borsa, che è stata accompagnata da un’accelerazione e volumi sostenuti, in particolare dopo che il titolo ha varcato la soglia degli 0,3 euro.
Roberto Contini, responsabile direzione Advisory di Banca Intermobiliare ha spiegato che “i volumi sono un forte segnale di interesse, i principali operatori finanziari erano scarichi e quindi sono rientrati perchè all’aumentare del prezzo aumenta il peso del titolo sull’indice e così si innesca anche un circolo virtuoso che alimenta ulteriormente il rialzo” .
Il titolo ha l’interesse di investitori sia italiani che esteri.
Un altro gestore di una banca italiana, che ha chiesto di non essere citato ha aggiunto che “Mps è un titolo che è stato decisamente penalizzato, tenere un forte sottopeso sul titolo adesso non ha senso”.
Mps ha raddoppiato il valore dai minimi di 0,19 del 10 gennaio, arrivando a valere poco più di 0,40 euro prima di tornare leggermente sotto quel livello in questi giorni.
Segnali di acquisto sono arrivati al superamento di quota 0,3 euro per Contini, ma dal punto di vista tecnico, “bisogna violare 0,415 dove passa la media mobile a 200 giorni con obiettivo 0,50”, ha commentato.