La Fondazione Monte dei Paschi di Siena potrebbe cedere il 15% delle azioni nella banca entro il mese di febbraio, scendendo dalla quota di controlla del 48,5% al 33,5%. Questo è quanto è stato annunciato la scorsa settimana, dopo giorni di indiscrezioni in tal senso.
Ora, però, emergono alcuni dettagli dell’operazione di cessione alle controparti strategiche. Circa l’8% dovrebbe essere venduto a una serie di imprenditori, soprattutto, del Nord Est. Ciascuno di essi avrà una quota tra l’1 e l’1,5%. Il restante 7% dovrebbe, invece, trovare come acquirente il fondo italiano di investimento Clessidra, guidato da Carlo Sposito.
In realtà, fino a ieri si parlava anche della possibilità che a rilevare fino al 12% di Siena fosse il fondo Equinox, guidato da Salvatore Mancuso. Tuttavia, la reazione del sindaco della città, Franco Ceccuzzi, era stata fredda, manifestando una certa contrarietà. La ragione risiede nel fatto che il maggiore azionista di Equinox è Intesa Sanpaolo, che detiene circa un terzo del fondo. Se Equinox dovesse salire a una percentuale significativa di MpS, ci sarebbe, quindi, il rischio per Siena di essere assorbita dalla banca piemontese.
Al contrario, sarebbe visto di buon occhio l’acquisto di Clessidra, che intrattiene già rapporti con MpS, visto che entrambi risultano azionisti di Asset Management Holding, rispettivamente con il 38,11% e il 23,44%.
La cessione delle azioni consentirà alla Fondazione di ridurre significativamente la propria esposizione verso le banche creditrici, che ammonta complessivamente a 1,1 miliardi.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.