La vendite su Enel, Generali e Mediobanca oggi hanno caratterizzato il listino milanese che chiude in deciso calo ma ben sopra i minimi, facendo peggio degli altri listini europei dopo Madrid.
La giornata ha anche risentito delle notizie che si sono succedute sulla Grecia e della prospettiva di altri declassamenti degli istituti finanziari del vecchio continente, paventata da Moody’s.Gli indici di Wall Street proseguono in moderato rialzo, sostenuti da una serie di indicatori macroeconomici positivi. Gli acquisti sono frenati principalmente dai timori che Moody’s possa tagliare i rating del settore bancario a livello globale.
I BTP chiudono in rialzo una seduta dominata, come ormai consueto, dalle notizie relative alla Grecia.
Ci sono tati dei cambiamenti sul mercato a causa delle intervenute le dichiarazioni di una fonte della coalizione di maggioranza tedesca, che ha detto che reso noto di voler concedere ad Atene un finanziamento ponte per far fronte alle immediate necessità di rimborso di titoli di Stato e trattenere invece fino a dopo le elezioni la concessione del secondo pacchetto di aiuti non è più tra le opzioni di cui l’Europa discute.
La fonte ha anche precisato che in caso di decisione da parte dell’Eurogruppo di lunedì prossimo, l’offerta di scambio sui governativi greci in mano al settore privato si potrebbe aprire mercoledì prossimo 22 febbraio per chiudersi il 9 marzo.
Lo spread tra il Btp ed il Bund è sceso fino a 380 punti base.
I dati economici Usa, migliori delle attese, hanno spinto il dollaro contro le yen e aiutato l’euro a recuperare le perdite e guadagnare nei confronti del biglietto verde, anche se gli analisti sostengono che le preoccupazioni per la Grecia potrebbero comunque mantenere gli investitori cauti.