Senza misure di sviluppo in agricoltura non c’è futuro per i giovani. Questa è la preoccupazione comune che Anga e Confagricoltura stanno manifestando.
“Governo e Parlamento devono avere coraggio e dimostrare, con un atto di responsabilità, maggiore attenzione per chi vive di agricoltura: l’agroalimentare è il primo settore produttivo d’Italia. Fare cassa a colpi di tasse, genera un effetto recessivo, aumenta l’incertezza e distoglie l’attenzione da riforme che puntino su crescita e sviluppo, incoraggiando esportazione e consumi, dando ai giovani prospettive, futuro e occupazione”. Questo è il pensiero che è stato espresso dal presidente dei giovani di Confagricoltura, Nicola Motolese.
E Motolese ha ancora continuato dicendo che “siamo preoccupati: la manovra ha messo a rischio la sopravvivenza del settore, nonostante la proroga per l’accatastamento dei fabbricati rurali al 30 giugno, l’emergenza nelle campagne italiane aumenta sempre di più. Siamo costretti a pagare due volte gli aumenti, come cittadini e come agricoltori: un carico fiscale insostenibile, in totale assenza di misure per lo sviluppo del settore ”.
La preoccupazione di Motolese e degli altri associati è che di aver di fronte una vera e propria patrimoniale agricola, che graverà del 4,5 per cento, contro l’1,3 per cento della media. Senza calcolare l’Imu sui fabbricati rurali, che tasserà di fatto i mezzi di produzione per le imprese agricole.
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