Partono oggi i saldi invernali. A iniziare la stagione sono la Sicilia e la Basilicata, che anticipano di almeno tre giorni la partenza delle vendite scontate, che nel grosso del resto d’Italia avrà il suo avvio il 5 dicembre, mentre Molise e Alto Adige inizieranno il 7 di gennaio e ultima sarà la Valle d’Aosta, il 10.
Rispetto agli altri anni, si tratta di un anticipo di qualche giorno dell’inizio dei saldi, ma che prende atto del fatto che già da anni, per via della crisi, moltissimi negozi praticano in piena festività natalizia sconti di ogni tipo, per attirare clientela.
E se all’inizio dell’anno si paventava persino la possibilità di una liberalizzazione del periodo dei saldi, lasciati alla libera volontà dei singoli commercianti, ciò che, invece, da oggi saranno liberi sono gli orari di apertura e chiusura dei negozi, per via della manovra di luglio, prevista dal governo Berlusconi.
I commercianti della Capitale, ad esempio, possono già sin da oggi praticare orari liberi di apertura e chiusura. La norma, infatti, consente ai dettaglianti di fissarli in piena libertà, così come di stabilire la mezza giornata di chiusura infrasettimanale e di decidere sulla domenica.
Saranno i Comuni, sentite le associazioni di categoria regionali, a potere decidere sull’applicazione della legge.
Quanto alle attese sui saldi, le associazioni dei consumatori sono molto pessimiste, parlando di crolli del 30% o anche più, rispetto al già magro 2011. I commercianti sostengono che la flessione delle vendite ci sarà, ma non così drammatica come si potrebbe pensare. Per Adoc, non si dovrebbe andare oltre i 90 euro a persona.
La battaglia delle cifre è frutto della volontà dei commercianti di non dare adito a quanti chiedono di liberalizzare i saldi, la cui rigida regolamentazione si presenta per loro quale una forma di tutela corporativa, a discapito della piena concorrenza.
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