Si riunisce oggi il cda di Fondiaria Sai, chiamato ad esprimersi sulla valutazione che l’advisor Goldman Sachs, incaricato poco più di una settimana fa, avrà proposto, riguardo al consolidamento del patrimonio della compagnia assicurativa.
Nei giorni scorsi, tra le altre ipotesi, si era parlato di un aumento di capitale per 500-600 milioni, sulla base delle richieste di Mediobanca, maggiore creditrice di FonSai, per prestiti subordinati di 1.050 milioni.
Piazzetta Cuccia aveva inviato una lettera alla compagnia, chiedendo una ricapitalizzazione. Lo scorso 14 dicembre, il cda si era riunito e aveva dato mandato a Goldman Sachs di trovare una soluzione. In effetti, la soluzione dell’aumento di capitale non piace ai Ligresti, che con Premafin controllano il 35% di FonSai, ma non disporrebbero della liquidità necessaria per partecipare all’operazione.
Già agli inizi dell’estate scorsa, FonSai si era ricapitalizzata per 450 milioni, mentre la controllata Milano Assicurazioni per altri 350 milioni. Malgrado i vertici debbano discutere solo oggi, già da ieri circola un piano di ricapitalizzazione di 750 milioni, ben oltre le stesse ipotesi dei giorni scorsi.
Tuttavia, i tre figli di Salvatore Ligresti sarebbero pronti ad accettare l’ingresso di un nuovo socio, molto probabilmente un italiano, diluendo così la propria quota, scendendo fino al 10% del capitale. Addirittura, voci più ardite hanno anche parlato di un’uscita della famiglia dal capitale della compagnia, anche se sembra prevalere la soluzione mista.
I Ligresti potrebbero ricavare la liquidità per partecipare in parte all’operazione, grazie alla vendita delle loro azioni in Igli, controllante Impregilo, al gruppo Gavio, che punta al 66% della società, nelle mani, appunto, dei tre fratelli e dei Benetton.
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