Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2010.
L’amministratore delegato Franco Bernabè ha commentato: “Il 2010 è stato un anno di grande trasformazione per Telecom Italia. Il Gruppo ha accresciuto la propria presenza in America Latina – ribilanciando così le attività rispetto al mercato domestico -, ha migliorato considerevolmente la struttura patrimoniale e realizzato un rilevante recupero di competitività.
La continua capacità di recuperare efficienza ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi di profittabilità dell’anno e di stabilizzare l’Ebitda del Gruppo per il terzo anno consecutivo nonostante la difficile situazione macroeconomica italiana. Grazie alla generazione di free cash flow di oltre 6 miliardi a livello di Gruppo abbiamo inoltre realizzato una consistente riduzione dell’indebitamento superando i target che ci eravamo dati per il 2010.
La maggiore competitività sul mercato domestico e l’accresciuta presenza in America Latina – ulteriormente consolidata da un incremento del 2,1% nell’economic interest di Telecom Argentina – fanno oggi di Telecom Italia un Gruppo sempre più solido che può permettersi di guardare al futuro con serenità.
Alla luce dei risultati e convinto dell’efficacia delle azioni intraprese, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre agli Azionisti un aumento del monte dividendi di circa 160 milioni di euro con la distribuzione di 5,8 euro cent per le azioni ordinarie e di 6,9 euro cent per le azioni di risparmio.”
I ricavi dell’esercizio 2010 ammontano a 27.571 milioni di euro,con un incremento del 2,5% rispetto a 26.894 milioni di euro dell’esercizio 2009 (+677 milioni di euro) grazie al consolidamento, nell’ultimo trimestre del 2010, della Business Unit Argentina (798 milioni di euro) e per l’effetto del cambio Real/Euro della Business Unit Brasile. In termini di variazione organica i ricavi consolidati si sono ridotti del 3,8% (-1.083 milioni di euro). In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata:
– includendo nel 2009 Intelig Telecomunicações Ltda (business unit Brasile) per 253 milioni di euro e nel solo ultimo trimestre del 2009, la business unit Argentina per 642 milioni di euro; – escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi (+902 milioni di euro), principalmente dovuti alla variazione positiva dei cambi della business unit Brasile (pari a +890 milioni di euro); – escludendo, nell’esercizio 2009 e nell’esercizio 2010, altri ricavi non organici pari rispettivamente a 17 milioni di euro e a 7 milioni di euro.
L’EBITDA è pari a 11.412 milioni di euro e aumenta, rispetto al 2009, di 297 milioni di euro (+2,7%), con un’incidenza sui ricavi del 41,4% (41,3% nell’esercizio 2009). In termini organici l’EBITDA è sostanzialmente stabile (+0,1%) mentre l’incidenza sui ricavi si incrementa di 1,7 punti percentuali (42,8% nell’esercizio 2010 a fronte del 41,1% nell’esercizio 2009).
L’EBIT è pari a 5.813 milioni di euro, con un incremento di 320 milioni di euro rispetto all’esercizio 2009 (+5,8%), e un’incidenza sui ricavi in aumento di 0,7 punti percentuali (dal 20,4% dell’esercizio 2009 al 21,1% dell’esercizio 2010). La variazione organica dell’EBIT è positiva per 316 milioni di euro (+5,3%) e l’incidenza sui ricavi è cresciuta al 22,6% nell’esercizio 2010 rispetto al 20,6% dell’esercizio 2009.
La componente finanziaria, la gestione partecipazioni e la valutazione ad equity delle società collegate registrano un miglioramento complessivo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 468 milioni di euro. In particolare, la gestione partecipazioni recepisce l’impatto positivo per l’adeguamento al fair value della quota di partecipazione già detenuta nel gruppo Sofora (266 milioni di euro).
Il saldo proventi/ oneri finanziari migliora di 96 milioni di euro, principalmente per effetto dei minori tassi e della riduzione dell’indebitamento finanziario netto. Escludendo il beneficio di oltre 600 milioni di euro derivante dal riconoscimento di imposte differite attive in Brasile relative a perdite pregresse divenute recuperabili, le imposte sul reddito sono sostanzialmente stabili rispetto all’esercizio 2009.
L’utile netto consolidato è pari a 3.121 milioni di euro, sostanzialmente raddoppiato (+97,4%) rispetto al 2009 (1.581 milioni di euro), anche grazie all’impatto positivo connesso all’acquisizione del controllo della BU Argentina (in particolare l’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS -IFRS 3 revised- che ha determinato un effetto netto positivo una tantum di 266 milioni di euro) e al citato beneficio di imposte differite attive in Brasile. Anche escludendo i citati impatti positivi e le altre partite non ricorrenti, l’utile netto risulta superiore del 18,4% (+405 milioni di euro) rispetto al dato precedente.
Dividendo
All’Assemblea sarà proposta, con l’approvazione del bilancio d’esercizio, la destinazione dell’utile mediante distribuzione di un dividendo calcolato sulla base dell’importo di 5,8 euro cent per ciascuna azione ordinaria e di 6,9 euro cent per ciascuna azione di risparmio. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 21 aprile 2011, con stacco cedola in data 18 aprile 2011.
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