Ieri, è stato il giorno del cosiddetto BTp Day, ossia della possibilità di acquistare titoli di stato, senza il pagamento delle consuete commissioni da parte delle banche. E sarà stato proprio questo incentivo ad avere spinto quasi 86.700 investitori a scommettere i propri quattrini sui nostri BTp.
Un numero di piccoli risparmiatori, che ha mosso un volume circa il doppio della media di una seduta ordinaria, per 2,7 miliardi di euro.
Gli acquisti maggiori sono stati sul segmento a breve scadenza, soprattutto, sui BoT con scadenza 2012, per 247 milioni, seguiti dai BTp con scadenza 2013, per 137 milioni.
L’entità media dell’acquisto è stata di 32.000 euro, contro una media giornaliera di 39.500, il che sottolinea proprio la partecipazione dei piccoli risparmiatori-investitori, che ieri hanno contribuito in modo vistoso al successo non solo dell’iniziativa in sè, quanto proprio della performance dei titoli, che sul biennale hanno visto scendere i rendimenti da oltre l’8% al 7,04%.
Anche lo spread sul decennale è stato attutito, restando sotto quota 500 punti base, chiudendo a 491 bp.
Dunque, gli italiani hanno dimostrato amor patrio, come ai tempi in cui si portava l’oro per la Nazione, ma con la differenza che stavolta avranno anche la possibilità di ricavarci un qualche guadagno, qualora il trend dovesse essere rialzista.
Il prossimo 12 dicembre si replica, con un’altra seduta BTp Day. Certo, non sarà un’iniziativa “una tantum” a salvare l’Italia dalla crisi finanziaria, ma il piccolo segnale di fiducia dei risparmiatori non è stato poi un fatto così scontato, in un Paese in cui le banche storicamente scaricano su di loro le conseguenze negative del loro operato.
Un segno anche di quanto possano incidere negativamente certi costi, quali le commissioni bancarie, appunto, sugli investimenti. Il timore, tuttavia, è che oggi, tornando alla regolarità delle negoziazioni (commissioni, incluse), i nostri BTp possano tornare a scendere di prezzo e a rendere di più. Insomma, che si sia trattato solo di un spostamento degli investimenti nel tempo, per approfittare dell’assenza di costi aggiuntivi? Lo vedremo sin da oggi!
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