In un’audizione al Parlamento europeo, il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn, comunica che la situazione dei mercati finanziari peggiora di giorno in giorno ed è fonte di estrema preoccupazione. Ha anche affermato che “l’Europa deve risolvere immediatamente i suoi problemi” e andare avanti con la costruzione della rete di sicurezza.
Concludendo dicendo che “dobbiamo completare i lavori di messa a punto del fondo Efsf entro martedì”, alla riunione dell’Eurogruppo.
Fortunatamente oggi è stato fatto un altro ”passo in avanti per la conclusione dell’accordo sulla riconversione industriale dello stabilimento siciliano di Termini Imerese”. Lo apprendiamo da un comunicato del il Ministero dello Sviluppo economico che fa sapere che ”nel corso dell’incontro di oggi sono state, infatti, approfondite e condivise le questioni ancora aperte la cui soluzione è necessaria ai fini dell’intesa’, spiega il ministero.
Sempre di oggi la notizia di Unicredit che vsi prepara ad avviare le trattative con i sindacati su 3.500 esuberi previsti nel piano industriale al 2015. L’ad del gruppo, Federico Ghizzoni ha incontrato oggi i sindacati Fabi, Filca, Uilca, Ugl e da domani si aprirà la procedura vera e propria. Intanto il cantiere per l’aumento da 7,5 miliardi di euro è in pieno movimento con CariVerona che ha effettuato un primo esame della ricapitalizzazione e ha rimandato ogni decisione a dicembre.
E dopo queste notizie che sono una peggiore dell’altra apprendere da Radio 24, del sole 24 ore che da uno studio della Executive compensation di Od&M consulting che prende in esame le retribuzione dei dirigenti delle aziende quotate a Piazza Affari, rende noto che nell’ultimo anno il valore della parte variabile della retribuzione è salita in alcuni casi anche del 130% ed è aumentato al 30% il suo peso sul totale del compenso dei manager, è veramente scandaloso. Soprattutto se pensiamom che la crisi che ci sta colpendo arripa proprio da quei soloni.
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