Nuova sede della BCE agisce per stimolare l’economia rallenta, abbassa il tasso chiave di un quarto di punto a 1,25 per cento
Mario Draghi, come nuovo capo della Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, nel tentativo di rafforzare l’economia indebolita dalla crisi del debito pubblico che minaccia di diffondersi dalla Grecia. Una mossa ritenuta drammatica, che avviene prima di quando abbiano previsto molti economisti, così il tasso di riferimento della banca arriva all’ 1,25 per cento.
Le previsioni sono di un rallentamento della crescita europea negli ultimi tre mesi dell’anno, così Draghi ha deciso con il taglio dei tassi di favorire l’economia per evitare una recessione vera e propria. L’incertezza della crisi del debito in Europa è un dato di fatto e le imprese ed i consumatori sono riluttanti a spendere, mentre gli investitori sono preoccupati del potenziale per ulteriori turbolenze sui mercati finanziari in caso di insolvenza da parte della Grecia.
Così Draghi in una conferenza stampa che le turbolenze del mercato attuale probabilmente servono a smorzare il ritmo della crescita economica nella seconda metà dell’anno e oltre. Diminuendo anche il rischio di un aumento di inflazione rimanenti. La speranza dei mercati è che il nuovo tasso di interesse aumenti la fiducia in un momento in cui l’Europa è coinvolta in una crisi derivante dal primo ministro greco George Papandreou ed il referendum sull’ultimo pacchetto di salvataggio del paese.
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