Per adeguarsi alle direttive della UE, che ha richiamato l’Italia per inosservanza, spunta l’ipotesi di una proroga triennale al bonus del 55% per gli interventi di riqualificazioni energetica sugli edifici esistenti, in scadenza al 31 dicembre 2011.
Il Ministero delle Sviluppo Economico starebbe valutando se e come inserire nel pacchetto delle misure del Decreto Sviluppo tali agevolazioni fiscali, sperando che l’onda dell’energia pulita riesca a fari partire il rilancio della crescita in Italia, incentivando gli investimenti ecologici, sostenendo l’industria di settore e l’innovazione tecnologica.
Il bonus fiscale del 55% però subirà alcune modifiche con l’introduzione nel prossimo decreto legge per lo Sviluppo: verrà infatti introdotto il limite di spesa massima in detrazione, con una differenziazione in base all’intervento effettuato. si sarebbe pensato ad un tetto massimo per la spesa in euro al m2 in caso di istallazione di pannelli solari, di euro per kW per le caldaie nuolve e così via. Verrà inoltre rivisto l’ammontare massimo delle spese ammissibili in detrazione.
la Commissione UE ha richiamato l’Italia per l’inefficienza energetica degli edifici, chiedendo formalmente al nostro Paese «di conformarsi all’integralità delle norme in materia di rendimento energetico dell’edilizia», per adeguarsi alle direttive UE sulla riduzione dei consumi al 2020.
L’obiettivo UE è ottimizzare le risorse energetiche riducendo gli sprechi, anche accompagnando ogni immobile dal relativo attestato di certificazione energetica (ACE). A questo si aggiunge una misura ispettiva, per controllare periodicamente la reale conformità alle normative europee e nazionali, ancora mancante nel nostro Paese. L’Unione ha chiesto la sua l’adozione antro due mesi pena la notifica alla la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
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