Il deficit commerciale che gli Stati Uniti hanno accumulato nei confronti della Cina pare essersi rivelato una delle cause principali dell’attuale crisi finanziaria. Stessa sorte anche per l’Unione europea sta affrontando lo stesso problema.
Si mormora che la differenza tra ciò che si acquista e cio che si vende alla Cina, abbia il segno negativo sia in America che in Europa così i membri della commissione per il Commercio internazionale hanno organizzato un dibattito pubblico per analizzare la situazione prima di scrivere un rapporto su come evitare nuovi squilibri economici globali. I paesi occidentali sono sull’orlo della recessione mentre la Cina è diventata il mercato di riferimento per molti paesi esportatori dell’Unione.
Nel 2010 i Paesi europei hanno esportato in Cina beni per una somma di 113 miliardi di euro per beni e servizi. Proprio in questo contesto economico molte critiche sono state sollevate in merito alle pratiche commerciali sleali della Cina nei confronti degli altri Paesi, così come per il deprezzamento artificiale dello yuan. Le esportazioni Europee sono principalmente di attrezzature di trasporto e veicoli, questi prodotti rappresentano più del 60% dell’export, inoltre esportiamo anche sostanze chimiche e materie prime. Lo scorso anno il deficit commerciale europeo nei confronti della Cina ammontava a 168,8 miliardi di euro.
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