Si è ufficialmente conclusa l’asta per l’assegnazione delle frequenze analogiche, che rimarranno del tutto libere, a partire dalla fine del prossimo anno, per il passaggio delle televisioni al digitale terrestre. Le frequenze analogiche sono state assegnate a Tim, Vodafone, Wind e H3G, che avevano presentato offerte a tale riguardo e che con il gioco dei rilanci le hanno comprate per un valore complessivo di 4 miliardi.
Il ministero del Tesoro aveva stimato un introito prudenziale di 2,4 miliardi di euro, che sarebbero andati a beneficio del bilancio dello stato. Qualora le somme raccolte all’asta fossero state inferiori, la differenza sarebbe stata ripartita a diminuzione delle varie voci di spesa. Ma questo non solo non è accaduto, come ampiamente previsto, ma è stato anche superato l’obiettivo non ufficiale del governo di 3,1 miliardi di introiti.
Alla fine, quindi, il surplus sarà pari a 1,6 miliardi di euro (4 miliardi – 2,4 miliardi già iscritti a bilancio 2011). Di questi, la metà andrà a ridurre l’indebitamento pubblico, parliamo cioè di 800 milioni, mentre i restanti 800 milioni saranno ripartiti tra finanziamenti aggiuntivi a scuola, ambiente, difesa e forze dell’ordine.
E’ questa la novità, che si è appresa ieri dagli ambienti del governo. In particolare, l’ultima versione del ddl di Stabilità, presentato ieri, prevede che 220 milioni vadano al ministero dell’interno, per il finanziamento di oneri relativi alla Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, anche in relazione alla loro professionalizzazione. Altri 200 milioni andranno al ministero della difesa. Cento saranno i milioni destinati alla scuola, in particolare, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Altri cento milioni saranno assegnati al ministero dell’ambiente, accontentando parte delle richieste del ministro Prestigiacomo, che aveva minacciato di non votare il ddl, se ci fossero stati tagli eccessivi al suo operato.
Infine, altri cento milioni andranno al ministero dello sviluppo economico, per il finanziamento del fondo in favore delle Pmi. I restanti 30 milioni saranno dedicati alla Guardia di Finanza.
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