Lo avevano previsto 56 economisti su 76 intervistati da Reuters due giorni fa. Erano in pochi a ritenere che la BCE potesse abbassare i tassi, dato il tasso medio dell’inflazione nell’Eurozona raggiunto nel mese di settembre, il 3%, contro un target del 2% di medio periodo.
E Trichet non ha stupito i mercati, annunciando alla fine dell’ultima riunione mensile del board da lui presieduta (a novembre inizia il mandato di Mario Draghi) che i tassi resteranno all’1,50%. Ma la decisione non ha ottenuto il consenso amplissimo consueto, essendo stata adottata a maggioranza. Dunque, nei prossimi mesi potrebbe anche iniziare una fase di discesa dei tassi, se l’inflazione dovesse scendere, come prevede Trichet.
Tuttavia, la reazione delle borse è stata positiva, nonostante molti ritengano necessario una politica dei tassi più accomodante, per l’annuncio da parte del governatore centrale che la BCE inizierà a garantire da novembre finanziamenti illimitati alle banche europee, in modo da consentire loro di fruire di tutta la liquidità necessaria.
Dunque, tassi fermi, ma le banche avranno accesso a tutte le risorse di cui necessitano. Più problematico, a questo punto, ridefinire le aspettative degli operatori. Se prevalesse la sensazione che si vada verso una politica più espansiva, gli investimenti si riposizioneranno, causando un aumento dei rendimenti sui titoli a breve e un abbassamento sul segmento a lungo.
Questo, per effetto di una maggiore domanda di titoli a lungo, in quanto, sfruttando quelli che sarebbero considerati gli ultimi momenti di tassi alti, gli operatori si impegnerebbero a investire sulle lunghe scadenze. Per questo, sarà decisivo verificare l’atteggiamento degli investitori verso le aste BoT, per complessivi 9,5 miliardi, previste per l’11 di ottobre. In particolare, sarà interessante monitorare l’andamento dei prezzi (e dei tassi) dei BoT a 74 giorni, i quali la scorsa settimana hanno riscosso parecchio successo, nonostante l’andamento pessimo dei titoli a lungo. Se dovesse verificarsi una crescita dei rendimenti, a meno di due settimane di distanza, sarebbe la chiara dimostrazione che si prevede un taglio dei tassi.
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