Giulio Tremonti nel corso del vertice Ecofin difende la manovra italiana da lui promossa con tutte le forze, in una giornata dove le borse sono andate di nuovo in affanno per le voci che vogliono la Grecia sempre più vicina al default, dopo che i ”salvatori” hanno chiesto al governo Papndreu di rafforzare ulteriormente il piano di austerità per ottenere l’ulteriore rata del maxiprestito.
Ritornando al ministro Tremonti, registriamo la sua dichiarazione nella quale più che proiettarsi nel futuro, guarda alle cose fatte: «Con il pareggio bilancio noi abbiamo la tenuta dei conti anche in assenza di crescita, è meglio avere la crescita certo, ma il pareggio è una sicurezza» e sugli Eurobond: «Se li vogliamo dobbiamo avere un livello maggiore di governance. La discussione fra ministri e anche in politica, ad esempio nel partito popolare, è che serve una governance più forte, un’architettura istituzionale più forte», ammettendo però che «occorre modificare il trattato».
Il superministro ”celebra” poi il disavanzo primario, considerato il vero e proprio salvagente: «Se si guarda la tabella dell’Fmi, l’Italia è uno dei pochi paesi che ha l’avanzo primario di bilancio pubblico, un elemento che contribuisce alla discesa del nostro debito. Un avanzo primario che continua a crescere. Il ragionamento sulla riduzione del debito pubblico va fatto in questo modo […] anche se preferirei […] un debito più piccolo».
Intanto ieri è sceso lo spred spagnolo: potrebbe dipendere dalle elezioni anticipate annunciate, secondo il titolare del ministero dell’economia.
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