La Danieli ha in progetto grandi investimenti, sia per quanto riguarda l’Europa che il resto del mondo: il progetto avrebbe dovuto ricevere l’ok definitivo entro settembre, ma iniziano a circolare voci su una dilazione nel tempo dell’inizio dell’investimento a causa delle turbolenze sui mercati finanziari per riflettere meglio su scelte che andranno a condizionare l’azienda, leader nel settore delle macchine per la siderurgia, per molti anni a venire.
Le parole di Gianpietro Benedetti, presidente del gruppo: «Se dovessimo dare retta agli umori dei mercati finanziari non faremmo nulla. Di fatto l’economia mondiale crescerà anche nel 2011, un po’ meno ma crescerà. Noi costruiremo l’acciaieria in Europa, che avrà un costo di almeno 400 milioni, anche se abbiamo il dovere di capire che “tipo” di prodotti chiede il mercato e verificarne la sostenibilità per i prossimi 5 anni».
Per quanto riguarda la scelta dell localizzazione dell’impianto europeo si stanno valutando le possibilità della Germania e dell’Italia, anche se a quanto afferma il nostro paese sembra partire svantaggiato. Infatti in merito al costo del lavoro, che molti pensano sia più elevato nel paese straniero, ha dichiarato: «Purtroppo non è così un tecnico o un ingegnere, dal costo medio annuo di 120mila euro, e con due figli a carico, in Italia costa fino a 25mila euro in più. Mentre un addetto di officina, dal costo medio annuo di 50mila euro, ha un onere superiore in Italia tra 7.500 e 12.500 euro. Un salasso aggiuntivo esagerato per qualsiasi azienda»