La questione della Fiat e dei suoi investimenti in Italia, e in particolare a Mirafiori, storia fabbrica ”di casa” del gruppo torinese, continua a generare polemiche ogni volta che l’amministratore delegato del gruppo Sergio Marchionne dichiara qualcosa alla stampa. Per vedere chiaro sulla situazione il presidente del Piemonte Roberto Cota ha incontrato ieri il manager e, a quanto ha dichiarato, ha ricevuto sufficienti rassicurazioni dall’azienda, mentre i sindacati non sono soddisfatti delle parole dell’italo-canadese.
Queste le parole di Cota: «Sergio Marchionne mi ha confermato l’avvenuta partenza degli investimenti sullo stabilimento di Grugliasco e l’intenzione di procedere su Mirafiori. Relativamente a quest’ultimo insediamento, l’azienda sta valutando il modello da produrre, e tale valutazione avverrà in tempi brevi». Rimane un dato di fatto che la decisione su quale modello produrre a Mirafiori non è stata ancora presa ed essa influirà molo sul futuro dello stabilimento torinese. Nonostante questo il presidente della Regione ha comunque concluso: «In un momento non facile a causa della crisi internazionale, penso sia importante che venga riaffermato il ruolo produttivo della Fiat in Piemonte».
La Fiom è invece di tutt’altro avviso, dato che per bocca del suo segretario torinese Federico Bellono ha dichiarato che nella prima metà del 2011 sono state prodotte «solo 34mila vetture, meno della metà dell’anno scorso, quando erano state 77mila. Ormai in fabbrica si lavora pochi giorni al mese, sia nella linea della Mito che in quella di Musa e Idea. Tutte le incertezze sul nuovo modello allungano i tempi e aumentano i periodi di non lavoro»
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