Anche in un momento di crisi per la finanza e l’economia mondiale il colosso cinese cresce, magari a ritmi un po’ meno esorbitanti rispetto a quelli a cui ci aveva abituato negli ultimi anni, ma con cifre che comunque farebbero felici buona parte dei paesi occidentali se raggiunte. Un piccolo beneficio per il nostro paese arriva comunque dal paese orientale, dato che l’Italia si conferma come una delle mete preferite dai vacanzieri cinesi, con presenze in aumento nell’ultimo anno.
Abbiamo da poco superato la metà dell’anno e per il 2011 i visti rilasciati a Pechino, Shanghai e Canton hanno già sorpassato il numero di tutti quelli rilasciati nel corso del 2009, anche grazie all’alleanza tra Setefi (gruppo banca Intesa-Sanpaolo) e China UnionPay, la principale azienda cinese per le carte di credito. Per Roman Wei, amministratore delegato del gruppo per il nostro continetne«Ogni anno 150mila cinesi visitano l’Italia e in particolare le città d’arte, con una forte crescita per i prossimi anni. L’estensione della convenzione CartaSi a China Union Pay amplia il business e, per i turisti, la capacità di spesa».
A sorpresa poi i cinesi amano gli outlet italani «I cinesi adorano gli outlet, la mecca delle griffe, in boutique sono cresciuti dell’88%, ma l’incremento negli outlet è stato del 101%».
Alessio Rossi, responsabile dell’ufficio nazionale del turismo cinese, elenca le enormi potenzialità del paese: «è raddoppiata la capacità dei voli settimanali diretti dall’Italia, circa 22 voli settimanali che collegano i due hub principali Roma Fiumicino e Milano Malpensa con Pechino e con Shanghai Pudong, Alitalia, China Eastern. Entro il 2015 la Cina sarà la prima meta mondiale per arrivi internazionali, superando la Francia»
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