Ieri è stato un lunedì nero per le borse, in particolare per quella italiana, dato che il differenziale dei Bot rispetto ai loro omologhi tedeschi ha toccato un nuovo massimo storico, l’euro è crollato rispetto al dollaro e soprattutto gli speculatori hanno iniziato a colpire il nostro paese. Una situazione del genere ha messo in allarme tutta la politica italiana e il presidente della Repubblica Napolitano ha lanciato un messaggio chiaro: serve unità per approvare la manovra finanziaria e per dare un segnale forte ai mercati.
Gli schieramenti si sono detti pronti a collaborare, ma occorre vedere se le buone intenzioni si trasformeranno in realtà. La Lega ha fatto sapere che la «Noi cercheremo di migliorare il testo proposto dal governo avendo l’obiettivo di tenere i saldi invariati, ovvero i conti in ordine, ma andando verso le richieste di Pontida, prima tra tutti un’attenzione alle pensioni e ai conti dei Comuni in ordine al patto di stabilità». Un’altra richiesta è un anticipo dei tagli al costo della politica.
Le opposizioni sembrano dunque orientate a evitare l’ostruzionismo e a presentare «pochi emendamenti fondamentali» alla manovra, per arrivare a una rapida approvazione. Anche l’ala più dura dell’opposizione, rappresentata da Antonio Di Pietro, apre in nome della responsabilità nei confronti dello stato, a patto che il governo ritiri la fiducia (permettendo così di presentare emendamenti) «e si metta a disposizione del paese e anche delle proposte delle opposizioni».
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