La manovra finanziaria è uno degli argomenti più discussi del momento, sia a livello politico che popolare, e sugli articoli in essa contenuti si è molto discusso sulla norma riguardante le pensioni, che però quanto dicono i membri del governo, può ancora essere cambiata. Quello che è certo è che l’argomento previdenziale è da sempre in grado di scaldare l’opinione pubblica, dato che riguarda o riguarderà prima o poi tutti.
In merito il ministro del walfare Sacconi ha esortato l’opposizione «ad evitare di fare polemiche ideologiche a questo proposito», affermando al tempo stesso che il governo «verificherà i modi di produrre un effetto finanziario, ma diversamente da come oggi è disposto. Siamo apertissimi a discutere, come abbiamo detto subito».
Il ministro ha anche difeso quanto è stato scritto nella manovra, attaccando al tempo stesso il centro-sinistra, reo a suo avviso di criticare cosa fatte dallo stesso in passato: «Non dimentichiamo che le fasce più basse sono indicizzate al 100%. Si tratta di guardare alle fasce medie e alte. E non dimentichiamo che norme di questo tipo sono state fatte da tutti i governi di centrosinistra».
Quello che è certo è che la manovra in generale è stata completamente affossata dagli enti locali, che la giudicano troppo onerosa per ciò che riguarda i tagli a loro carico. Osvaldo Napoli, presidente Anci e militante del Pdl ha dichiarato: «Riteniamo questa manovra fortemente iniqua». «Il punto chiave – ha aggiunto il vicepresidente dell’associazione – è che questa manovra mette una pietra tombale sul federalismo».
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.