Le previsioni della stagione turistica in Sardegna non lasciavano prevedere nulla di buono e infatti i primi dati sembrano confermare purtroppo le attese. La causa principale è da ricercare nelle tariffe dei traghetti per raggiungere l’isola, molto utilizzati dai vacanzieri perchè permettono di imbarcare anche i veicoli, oltre alla crisi economica che ormai dura da qualche estate.
I prezzi dei biglietti sono però i grandi accusati e i dati dell’Istat parlano chiaro: sono aumentati del 52,8% a giugno 2011, rispetto allo stesso mese del 2010 e questa è stata la causa principale del crollo delle prenotazioni, che hanno fatto segnare una pesante flessione paria a circa il 18,3%. Se questo si aggiunge anche il futuro incerto di Tirrenia, la situazione è senza dubbio grave. Uno spiraglio di luce arriva però dalla Saremar, la compagnia controllata dalla Regione Sardegna che promette prezzi concorrenziali.
Il profilo della situazione tracciato dal presidente dell’Autorità portuale Nord Sardegna, Paolo Piro: «I numeri ufficiali di giugno ancora non sono stati conteggiati. Ma ritengo che il mese appena passato abbia proseguito il trend negativo, anche se la movimentazione dei passeggeri sarà superiore a quella di maggio. Perfino le merci, dopo un maggio positivo, sembrano avere una battuta d’arresto, con meno mezzi imbarcati sulle navi».
Il Presidente della regione Cappellacci invece guarda al futuro e segna la via per risolvere la situazione: «Occorre lavorare a una soluzione che scongiuri il caro-tariffe dei traghetti e garantisca la continuità territoriale del trasporto, compreso quello delle merci, che negli anni ha segnato un calo. Ci vuole un tavolo col governo e rivedere completamente l’accordo per le convenzioni di continuità territoriale, che è vecchio di 20 anni».
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