Dal settore del trasporto aereo arrivano buone notizie dopo anni in cui l’utilizzo di questo mezzo era calata prima per gli attacchi terroristici e quindi per la crisi economica che ha portato molte famiglie a ridurre i viaggi. Il rapporto annuale dell’Enac se non usa toni entusiastici, poco ci manca, così come il ministro dei Trasporti Matteoli, che vede il 2010 come l’anno della ripresa del comparto: «Non solo ci sono stati più passeggeri ma gli aerei hanno viaggiato più pieni, segno che la ripresa è stata solida. Si tratta di un indice di salute per l’intera economia».
Passando alle cifre il rapporto evidenzia come vi sia stato un aumento dell’8% dei voli di linea, cioè escludendo dal conteggio i voli charter, e del 7% in quanto a numero di passeggeri trasportati. Il presidente dell’Enac spiega così la situazione: Questo nonostante il blackout di qualche giorno ad aprile, dovuto alla crisi del vulcano islandese [e questo] lascia pensare a una effettiva ripresa del settore e non al mero concatenarsi di fattori congiunturali favorevoli».
Il rapporto però si spinge anche a fare previsioni sul futuro del trasporto aereo nel nostro paese: «Nei prossimi venti anni è previsto un aumento del traffico di circa 100 milioni di passeggeri, passando dagli attuali 130 ad almeno 230 milioni. Per fronteggiarlo abbiamo preparato uno studio per il ministero, che potrà fungere da base per una programmazione strategica futura». Matteoli ha infine dichiarato di aver appena ricevuto lo studio e promette che il ministero si metterà al lavoro in tempi rapidi.
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