Dalla sua invenzione il denaro elettronico ha reso più facile la vita di molti, prima attraverso le carte di credito e i bancomat, quindi attraverso i pagamenti via internet. Per la sua praticità si è diffuso a macchia di leopardo e molti spingono perchè venga utilizzato sempre di più, dal momento che ogni pagamento è tracciabile, per favorire l’emersione delle transazioni in nero.
Sul tema ieri si è svolto il ”no cash day” (giorno senza contante), un’iniziativa lanciata da Geronimo Emili, con il patrocinio dalla Presidenza del Consiglio e del ministero dello Sviluppo economico, oltre che sponsorizzata da Mastercard, per sensibilizzare gli italiani all’uso della moneta elettronica, che nel nostro paese è molto meno sfruttata che nel resto d’Europa.
L’iniziativa è illustrata così dal suo ideatore: «è una piattaforma di comunicazione che punta a sensibilizzare i consumatori sui numerosi aspetti negativi del denaro contante e ad avviare un dialogo sull’uso responsabile della moneta tradizionale». Gli aspetti negativi del contante sottolineati sono stati molteplici: «il contante contribuisce a gravi iniquità fiscali e sociali per i cittadini e incrementa il fenomeno del sommerso», «è anche un pericolo sociale», «in Europa nel 2009 si sono registrate circa 1.800 rapine in banca, di cui il 40% in Italia».
Emili cerca poi di spiegare la poca fiducia che gli italiani hanno nella moneta elettronica, con l’ausilio di uno studio: «più della metà dei cittadini (il 52,1%) lo utilizza per abitudine e la paura di frode o clonazione è un timore solo per il 13,7%»
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