C’è stato un momento in cui i mercati pensavano che il peggio della crisi fosse passato, aiutati dal guadagno dell’euro contro il dollaro, che è riuscito anche a toccare alte vette quest’anno. Ma ora gli investitori sono innervositi dalle voci – fortemente negata dai ministri europei – che sostengono che la Grecia possa lasciare l’euro o ristrutturare il proprio debito. I ministri europei sostengono che siano manovre necessarie per aiutare la Grecia ancora una volta, dopo che ha già ricevuto un pacchetto di aiuti da 100 miliardi di euro, Standard & Poor’s ha declassato le obbligazioni a lungo termine della Grecia e l’agenzia di rating Moody’s ha declassato la Grecia.
L’euro continua a perdere terreno contro le divise principali, in attesa della riunione dei leader dell’UE durante la quale si discuterà del debito greco e dei timori di un possibile contagio ad altri paesi. L’EUR/USD è sceso a 1,4128, l’EUR/CHF a 1,2010, e l’EUR/JPY a 113,77, dopo che il primo ministro greco ha confermato che ci sarà un rimpasto di governo, sull’onda della mancata approvazione delle misure di austerità proposte. Anche se l‘ultima seduta della settimana ha visto terminare in modo positivo il cambio eur/usd, scambiato a 1,4290, in forte rialzo rispetto alla quota di 1,4150 registrata all’avvio delle contrattazioni nei centri valutari in tutta Europa. La divisa europea è stata trainata dall’accordo raggiunto fra Francia e Germania sulla necessità giudicata impellente, di risolvere in tempi rapidi la crisi debitoria della Grecia e sulle modalità di azione.
La paura che serpeggia è quella che il contagio del debito greco possa arrivare a far traballare il resto dell’Unione Europea. Dalla prossima riunione dei ministri europei dovrebbe arrivare un po’ di sollievo per gli attuali timori legati al debito ellenico. “Le questioni greche si stanno trascinando e non possiamo essere ottimisti”, ha detto Mitsushige Akino, responsabile della nipponioca Ichiyoshi Investment Management Co.
Zona Euro: Eurostat ha reso noto che il disavanzo commerciale e’ salito nel mese di aprile a 4,1 mld di euro (consensus 1,9 mld di dollari).
Buone notizie anche dal FMI che ha rivisto al rialzo le stime sul PIL 2011 della Zona Euro al +2% dal +1,6% della previsione precedente (Germania +3,2% e Francia +2,1%). Riviste al ribasso invece le aspettative sul PIL 2011 degli Stati Uniti al +2,5% dal +2,8%. Le proiezioni per l’economia americana sono viste al ribasso per la stagnazione dei posti di lavoro, per il calo degli immagazzinamenti e per il calo di fiducia dei consumatori americani.
Anche le borse hanno chiuso bene la settimana. In Europa, l’indice FTSE 100 delle azioni britanniche leader ha chiuso in crescita dello 0,3 per cento, mentre il tedesco DAX è salito dello 0,8 per cento . Il CAC-40 in Francia è salito dello 0,8 per cento.
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