L’Italia sta ripartendo: è questo quello che si può affermare dopo aver ascoltato la relazione all’Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio – Consiglio generale di Unioncamere, che afferma come entro fine giugno ci saranno circa 137mila assunzioni, anche se ancora una volta viene sottolineata la cronica differenza tra le varie aree del paese, dato che a fare da traino all’aumento della ricchezza prodotta da ogni cittadino saranno ancora una volta il Nord e il Centro.
Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha dichiarato: “I dati segnalano che l’Italia sta ripartendo, anche se permangono notevoli divari territoriali perché il sistema Paese riprenda pienamente il suo percorso di crescita, é indispensabile facilitare la vita delle imprese”.
A fare da traino alla situazione sarà l’export, in particolare, nella classifica delle prime province <<per aumento previsto dell’incidenza dell’export sul valore aggiunto totale>>, realizzata dall’associazione, si incontra il +7.5% di Prato seguito a ruota da Gorizia (+4,3%), Pordenone e quindi Como, appaiate a un buon aumento del 4%. Per quanto riguarda determinate province inoltre nel corso del 2011, oltre il 50% del valore aggiunto prodotto deriverà proprio dall’export stesso: Vicenza (55,7%), Gorizia (52,5%) e Reggio Emilia (51,8%).
Delle 137mila assunzioni di cui si era parlato, circa 220mila non saranno stagionali, ma avranno una durata maggiore e rispetto al secondo trimestre del 2010, il numero totale delle assunzioni si stima che dovrebbe far segnare un saldo positivo di circa 58mila posti di lavoro, mentre quello specifico per i non stagionali un +61mila.