E’ di pochi giorni fa la notizia che ha scosso Terni e buona parte dell’Umbria: come da tempo si sospettava il colosso Thyssenkrupp ha deciso di uscire dal business dell’acciaio e quindi è ala ricerca di acquirenti per i suoi stabilimenti, tra cui quello della città in questione, che fornisce lavoro a circa 2.700 operai. Se dovesse chiudere l’acciaieria, sarebbe un duro solpo per la città, già segnata in passato dall’abbandono di altre grandi aziende.
In campo per tentare una mediazione sembra però essere sceso in campo il governo, che per bocca del ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, ha dichiarato che si impegnerà a fondo nel tentare di risolvere una situazione potenzialmente esplosiva: ecco un estratto del comunicato. «Il Governo, così come ha concretamente operato per la continuità produttiva ed occupazionale di numerose multinazionali localizzate in Italia, da Alcoa ad Electrolux a molte altre ancora, agirà con tutti gli strumenti a disposizione per garantire il futuro delle produzioni Thyssen a Terni»
Le reazioni preoccupate sono anche arrivate dai politici locali, in particolar modo dai parlamentari umbri, che, come riferisce lo stesso comunicato, hanno preso contatto con Letta per vedere di trovare una soluzione alla situazione con l’interessamento del governo.
Preoccupazione è stata espressa anche dal leader della Cgil Susanna Camusso, che ha dichiarato che «chiederà al sindacato tedesco di capire che cosa si è deciso», dato che girano voci secondo le quali l’azienda avrebbe già illustrato ai lavoratori teutonici il suo piano e parlato anche del futuro dei lavoratori dello stabilimento italiano.
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