Nel corso della conferenza stampa dopo le Assise di Bergamo, che hanno hanno fatto segnare una partecipazione record, per un totale di circa 5.700 presenze, la Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia ha risposto con decisione a quando era stato affermato pochi giorni fa dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che aveva accusato la stessa organizzazione degli industriali di fare solamente richieste al governo.
Queste le parole della Marceglaglia: «Al presidente del Consiglio rispondiamo che siamo noi a tenere in piedi il paese, tutti i giorni facciamo qualcosa per l’Italia. Contribuiamo al 70% del Pil- dato il difficile momento che stiamo vivendo, dal punto di vista economico, ha poi continuato- vogliamo assumerci ulteriori responsabilità, essere attori del cambiamento, non rappresentando solo le imprese, ma con una visione più generale».
Nel corso del suo intervento, ha poi indicato la ricetta per tornare alla crescita: gli industriali nono chiedono alle istituzioni «sconti o aiuti», ma bensì delle riforme, a partire da quella tante volte annunciata e mai realizzata del sistema fiscale. Sono state poi elencate le cifre che rendono il sistema italiano inefficiente, partendo ovviamente da un confronto con i leader del vecchio continente: «Da noi [la pressione fiscale] pesa il 20% in più che in Germania. Vogliamo dirlo che l’Irap deve sparire?».
Infine c’è spazio anche per la speranza nel discorso: «non ci possiamo rassegnare al declino, dobbiamo fare, fare, fare. La solitudine, la nostra rabbia e il nostro orgoglio possono trasformarsi in una potente iniezione di energia al servizio del paese».
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