La notizia era nell’aria ed era stata ampiamente preannunciata da quasi tutti i bene informati del settore, ma è arrivata da Bruxelles la conferma ufficiale a quella che era solamente una voce fino ad ora: la Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse all’1,25%, con una decisione che «è stata presa all’unanimità», come ha dichiarato il presidente della BCE Jean-Claude Trichet nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella giornata di ieri.
Secondo gli analisti anche per il prossimo mese di giugno i tassi rimarranno fermi ai valori attuali, dal momento che nel discorso non è stato usato il termine «strong vigilance» (trad. vigilanza stretta), ch e al contrario avrebbe fatto pensare a possibili se non probabili modifiche verso l’alto ai tassi .
A questo punto però è forse meglio spiegare che cos’è il tasso di interesse della BCE, per chi è poco pratico di economia: è il tasso al quale la Banca Centrale Europea concede i suoi prestiti alle altre banche dell’Unione Europea: il suo valore viene fissato in riunioni a cadenza mensile, come è successo in questi giorni.
Una reazione alla notizia , stando a quanto affermano gli esperti, può considerarsi il ribasso fatto registrare dall’Euro, che dopo metà seduta è sceso sotto quota 1,47 rispetto al biglietto verde americano. Il motivo sarebbe da ricercare nel fatto che Trichet non ha sottolineato particolarmente il rischio inflazione.
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